Castello di Lerici. 
               La costruzione domina l'abitato dall'alto di un promontorio 
              roccioso ed è considerato uno dei più belli di tutta la Liguria, 
              superbo esempio di architettura militare. Eretto dai Pisani nella 
              prima metà del '200, passò nel 1256 ai Genovesi, che ne sopraelevarono 
              la possente torre pentagonale, coronata da quattro ordini di archetti 
              pensili e nel'600 lo fortificarono con la erezione di robusti bastioni. 
              Il Castello conserva pressoché intatte le mura esterne e in buone 
              condizioni è anche la piccola cappella duecentesca di stile gotico-ligure 
              dedicata a Santa Anastasia che sorge all'interno. Completamente 
              restaurato, sarà prossimamente sede del museo geopaleontologico, 
              unico in Europa, per la valenza scientifica e la tecnologia impiegata. 
              
               Il Castello, ricco di storia, riacquista così la propria importanza 
              territoriale non solo come segno del passato, ma anche quale contenitore 
              culturale del nostro tempo.  
              
 
              Torre di San Rocco
               Torre di epoca romana appartenente al più antico borgo di 
              Lerici, nasce come torre di avvistamento e viene trasformata in 
              campanile nel XVI secolo. Nell'interno della Torre si trova lo stemma 
              genovese che indicava l'entrata nel porto, molto simile, come funzione, 
              a quella della "Lanterna" di Genova. Oratorio di San Rocco (Lerici)
               Risale al secolo XIII e fu elevato, come attesta la lapide 
              murata sulla fronte dell'attiguo campanile, nel 1287, in onore dei 
              Santi Martino e Cristoforo. Ampliato verso il 1523 e dedicato, durante 
              la pestilenza, a San Rocco protettore degli appestati. 
               L'oratorio fu probabilmente edificato su un precedente "ospitale" 
              che accoglieva i pellegrini che transitavano nel porto.Chiesa parrocchiale 
              di San Francesco D'Assisi (Lerici) La sua origine risale alla fine 
              del 1200. Abbattuta, fu ricostruita più ampia fra il 1632 e il 1636. 
              La Chiesa, dalle linee sobrie e distinte, ha una sola navata. Le 
              pale d'altare sono notevoli opere di autore, quasi tutte di scuola 
              genovese.
               Il tempio conserva pregevoli arredi sacri, fra i quali un 
              ricco piviale, dono della famiglia Botti. Presso la Chiesa si eleva 
              l'Oratorio di San Bernardino da Siena, fondato al tempo del Santo 
              titolare, che fu in seguito rimaneggiato e quindi riedificato. Sull'altare 
              maggiore si ammira un prezioso dipinto di Domenico Fiasella.
              
Oratorio di San Bernardino (Lerici)
               L'oratorio, attualmente chiuso al culto, è intitolato a S. 
              Bernardino da Siena. Il Santo fu canonizzato nel 1450 e potrà dare 
              il titolo alla Chiesa solo dopo tale data, anche se la Chiesa è 
              già citata verso il 1498. Fu costruita dalla Confraternita dei Disciplinati 
              che nel 1695 decise di allargarla. Gli altari divennero tre e si 
              arricchirono di opere d'arte tra cui la Madonna col Bambino del 
              Fiasella e il Trittico del Gar.
              Antiche chiese presenti Abbiamo notizie di chiese molto più antiche 
              esistenti in Lerici, fra cui quella di S. Giuliana e quella di S. 
              Marta.
               Inoltre poco distante da Lerici, sul promontorio di Maralunga, 
              esisteva una chiesa in onore di Santa Maria Annunziata, che risaliva 
              al 1410; dieci anni dopo il piccolo tempio fu ampliato per fabbricarvi 
              a lato un monastero di frati Agostiniani. La comunità dei Padri 
              Agostiniani venne soppressa nel 1799 per ordine del Generale francese 
              Miollis, autorizzato dal Governo della Repubblica ligure; la chiesa, 
              spogliata e chiusa, fu abbandonata, e soltanto nel 1890 fu demolita 
              insieme con il convento, per far luogo all'attuale batteria militare.
               Sorgeva ancora in Lerici la chiesa della Concezione dei Cappuccini, 
              eretta verso i primi anni del 1600, alla quale fu aggiunto poi un 
              convento per i frati di quell'Ordine. I Cappuccini lasciarono Lerici 
              dopo il 1868 in seguito alla legge di sopressione delle Comunità 
              religiose votata dal Parlamento italiano: la Chiesa, denudata e 
              sconsacrata, fu più tardi ridotta a teatro e il convento a sede 
              del Municipio.
              
 
              Castello di San Terenzo
               Inizialmente era una modesta torre con merli, che aveva il 
              compito di difendere il borgo dalle incursioni dei pirati Barbareschi 
              che infestavano la costa del Mediterraneo nel X-XI secolo. Il castello 
              è stato completato nel 1400. Alla fine del XV secolo, con l'evolversi 
              dei mezzi di difesa e offesa, il castello cominciò a subire le prime 
              trasformazioni. Nel castello si ospitano mostre di artisti e pittori 
              locali.
              
Villa Magni (San Terenzo) Già monastero dei Padri Barnabiti, 
              fu costruito nel XVI secolo. Fu abitato dal 1822 da Percy Bysshe 
              Shelley e Mary Shelley quando l'immobile era di proprietà dei marchesi 
              Ollandini. Nel 1888 fu costruita la strada che la separò dal mare.
              
Villa Marigola (San Terenzo)
               è situata su un poggio che domina la baia di San Terenzo e 
              la spiaggia della Venere Azzurra. Fu ceduta dai marchesi fiorentini 
              Maccarani all'ammiraglio inglese Sir Reginald Pearce nel 1888. Nei 
              primi anni del '900 proprietà dei marchesi Magni Griffi che vi ospitarono 
              l'imperatrice di Germania.  Soggiornarono qui e negli splendidi 
              giardini,illustri personaggi fra cui: Sem Bonelli che ivi compose 
              "La cena delle beffe" e il pittore Arnold Bocklin.
               Attualmente è un centro congressi e convegni gestito da una 
              fondazione privata.Oratorio di S. Maria in Selaa (Tellaro) L'oratorio 
              si trova nel luogo detto in Selaa che deriva dalla denominazione 
              "Sull'Ara". Nato come fortificazione, nel 1660 diviene sede della 
              compagnia dei "Battuti di S. Maria". Attualmente è oggetto di restauro 
              conservativo e ospita mostre ed estemporanee di pittura.Le rovine 
              di Barbazzano
               Situato sulle alture di Fiascherino (Tellaro) fu borgo antichissimo. 
              Ne troviamo menzione nel diploma di Ottone II del 981. Di Barbazzano 
              restano le rovine che mostrano la sua conformazione di borgo murato. 
              Ebbe grandissima importanza soprattutto per la sua marineria, tanto 
              che i marinai di Barbazzano avevano l'onore di accompagnare il vescovo 
              di Luni nei suoi viaggi per mare.